Coordinatore: Enrico Gherlone

La riabilitazione implantoprotesica dei mascellari atrofici

Enrico Gherlone

In questi anni l’odontoiatra si trova spesso ad affrontare situazioni cliniche complesse, in pazienti sempre più esigenti, alla luce della non facile congiuntura economica e delle varie realtà di mercato presenti in odontoiatria.

Proprio per questo, al fine di soddisfare le richieste estetiche, funzionali ed economiche, sta assumendo una sempre più importante rilevanza l’utilizzo di protocolli riabilitativi implanto-protesici semplificati, mini-invasivi e ad alta predicibilità.

Queste soluzioni riabilitative permettono una riabilitazione a carico immediato dei mascellari, con qualsiasi grado di atrofia, con grande beneficio per il paziente e vantaggio per il clinico, sia dal punto di vista biologico che economico.

Per questo la relazione affronterà tali moderne tematiche riabilitative, partendo dall’odontoiatria tradizionale fino ad arrivare ai moderni protocolli che utilizzano materiali innovativi e nuove operatività. Il tutto supportato dall’esperienza clinica del gruppo di lavoro del San Raffaele e dall’evidenza scientifica della letteratura internazionale.

Stefano Carossa

Paolo Pera

Implant rehabilitation with full-arch immediate loading is a widespread procedure for treating patients with an edentulous severely atrophiedmaxilla. Low bone quality and reduced bone quantity could represent a limit to implant rehabilitation. Many implant-prosthodontics treatments have been introduced as an alternative to conventional grafting and rehabilitation of severely resorbed maxilla.The capacity for bone reparation and remodeling led to clinical approach based on Skalak’s analysis of the basic bioen- gineering principles related to predictable osseointegration; that is, no relative motion should take place at the interface between bone and titanium. The basic principle related to Skalak’s estimate of the load-carrying capacity of the jaw bone when individual implants were rigidly connected in space immediately after placement and positioned with topographic precision. Long implants ,possibly tilted in the posterior zone to avoid a sinus lifting procedure could be used to increase the primary stability, to obtain a potential bicortical stability, and to bypass the dental alveolus of postextraction sites.

 

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